LA CATENA ALIMENTARE DEL SUOLO
PREMESSA ALLA RETE TROFICA DEL SUOLO
Sebbene non sia evidente ad occhio nudo, un suolo sano è un sistema vivente dinamico che brulica di vita. In una manciata di suolo sano (circa 200 g di terra), si possono trovare fino a 0,5 g di organismi viventi, molti dei quali sono visibili solo al microscopio. Ciò significa che in un ettaro di terreno si possono trovare 5.000 kg di organismi viventi, ovvero il peso equivalente di 200 pecore (1). Si stima inoltre la presenza di migliaia di insetti, centinaia di migliaia di protozoi e nematodi, chilometri di ife fungine e miliardi di batteri.
(1) Fonte: “I microrganismi utili in agricoltura” a cura di V.M. Sellito, Edagricole 2020
CHE COS’E’ LA CATENA ALIMENTARE DEL SUOLO E IL CICLO DEI NUTRIENTI
La catena alimentare del suolo (Soil Food Web) è la complessa vita microbiologica del suolo articolata in diversi gruppi di microrganismi (batteri, funghi, protozoi e nematodi utili) legati da rapporti di nutrizione e di predazione che stabiliscono importantissime relazioni sinergiche e simbiotiche con le piante.
Da questa deriva direttamente l’aumento della fertilità del terreno, con maggiore capacità di ritenzione idrica e di nutrienti, una struttura porosa e stabile, una maggiore radicazione e resistenza ai patogeni (resistenza endogena) ed in ultima analisi, maggiore produttività e salute delle piante.
Le tecniche di rigenerazione del suolo hanno come obiettivo il ripristino e mantenimento di una complessa ed equilibrata Soil Food Web.
IL CICLO DEL CARBONIO E DELL’AZOTO NELLA CATENA ALIMENTARE DEL SUOLO
Dal 10% al 40% dei composti elaborati con la fotosintesi sono impiegati dalla pianta come essudati radicali per attrarre e nutrire la microbiologia del suolo.
Nutrire la microbiologia è di vitale importanza per la pianta perchè questi microrganismi a loro volta forniranno alla pianta tutti gli elementi minerali di cui necessita.
In questa maniera si realizza una cessione di carbonio organico (zuccheri, aminoacidi, ecc.) da parte della pianta in cambio di elementi minerali o altri nutrienti resi disponibili dalle attività dei microrganismi.
Oltre agli aspetti nutrizionali, la presenza di una ricca e complessa microbiologia utile nella rizosfera, realizza una barriera allo sviluppo dei patogeni (secondo meccanismi di occupazione dello spazio, produzione di antibiotici, predazione o parassitizzazione) garantendo la sanità della pianta.
Una complessa Soil Food Web porta inoltre alla formazione di una buona e stabile porosità del terreno che incrementa la radicazione, la circolazione di aria nel suolo, la capacità di assorbimento dell’acqua e dei nutrienti.
L’azione dei microrganismi della Soil Food Web si esplica anche a carico della chimica del suolo con variazioni di pH, solubilizzazione di elementi insolubilizzati (ferro, fosforo e microelementi), trattenimento e organicazione dell’azoto e del carbonio, contribuendo alla riduzione delle perdite di azoto per lisciviazione ed al sequestro del carbonio atmosferico (CO2).
Occorre quindi immaginare il suolo come un complesso “sistema vivente” nel quale i predatori catturano le prede, scompongono ed immagazzinano nei loro tessuti i nutrienti, impedendo la lisciviazione di elementi come azoto, fosforo, potassio, calcio e ferro, etc. e rendendoli disponibili alla piante in caso di necessità. L’humus peraltro, così importante per trattenere i nutrienti e l’acqua, è generato esclusivamente dall’azione di questi organismi.